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In seguito a tutte le recenti vicende di cronaca in merito a balletti rosa e bunga bunga , dei quali non voglio proprio occuparmi , mi sono soffermeta a riflettere sulla fisionomia dei rapporti tra uomini e donne , ascoltando i commenti per strada o al bar mentre prendo il caffè

In seguito a tutte le recenti vicende di cronaca in merito a balletti rosa e bunga bunga , dei quali non voglio proprio occuparmi , mi sono soffermata a riflettere sulla fisionomia dei rapporti tra uomini e donne , ascoltando i commenti per strada o al bar mentre prendo il caffè . Vedo alla ribalta della cronaca donne che sempre più spesso e più spudoratamente usano il corpo e la bellezza per far carriera o conquistare posti di potere . Non credo per nulla che siano “sfruttate ” o “utilizzate ” , anzi , credo che sfruttino e utilizzino . E’ antica la diatriba sulla legittimità del potere che le donne hanno sul loro corpo , ovvero che ognuna è libera di utilizzarlo come vuole e con chi vuole e su questo sono d’accordo . Penso però a donne che usano il corpo per il sesso , per il piacere , per la seduzione , con uomini che le attraggono e con i quali vogliono avere rapporti sessuali per amore , per innamoramento , per attrazione , per voglia o per sfizio . Questa credo che sia libertà . Se ci sono di mezzo soldi , però , pochi o tanti che siano , si tratta di prostituzione , punto e basta , vecchia quanto il mondo e non fa differenza che tra la donna e l’uomo ci siano trenta o quarant’anni di differenza , anzi credo che questo stia nelle regole del gioco . “Quello che non ammetto è il vecchio con la ragazzina…..” diceva un uomo parlando con amici al bar , ma è ovvio che se si tratta di escort , o prostitute che dir si voglia , il problema morale non esiste , perchè la morale è stata già sconfitta in partenza . Del resto una mia paziente prostituta mi diceva anni fa : ” Io do solo delle prestazioni , non vendo me stessa a nessuno , i miei sentimenti non sono in vendita . Questo le sembra immorale ? ” Io non do giudizi , sono solo un’osservatrice della realtà , ma credo che un uso sconsiderato del corpo delle donne metta sempre più in ombra la loro bellezza interiore e soprattutto dia al denaro il peso eccessivo che ha acquisito in questi ultimi anni e che la crisi economica rende ancor più ambito . Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano le donne .

2 Comments

  1. Paola Pompei ha detto:

    PER RAFFAELE

    Caro Raffaele , per certi aspetti diciamo la stessa cosa :i sentimenti non si possono vendere , proprio come aveva detto la mia paziente , che non diventa cliente solo perché esercita la professione più antica del mondo . Quanto a legare la prostituzione a qualsiasi forma di scambio , compreso il piacere , mi sembra faccia capire che per Lei le uniche ad esser prostitute sono le donne che fanno sesso per procreare o è una forma di prostituzione anche quella , visto che se ne ha in cambio un figlio ? Dunque è facile concludere : le donne son tutte puttane !! E amare da indietro una forma di appagamento così grande che sicuramente è qualcosa che si riceve in cambio . Mi resta un dubbio : ma il Padreterno quella particola dell’apparato sessuale femminile che serve solo a provare piacere che ce l’ha messa a fare ?

  2. Raffaele ha detto:

    Non concordo. L’associazione prostituta-soldi è solo legata a questo tempo e all’occidente ricco (dove i soldi sono i nostro dio). Se volgiamo vedere le cose come stanno veramente basta sostituire la parola soldi con qualcosa in cambio. Ovviamente molte non saranno d’accordo ma purtroppo la realtà rimane tale indifferente a quanto pensiamo/vogliamo/speriamo. Chiunque usi il proprio corpo (e non solo quello se vogliamo essere precisi) per ottenere qualcosa in cambio è di fatto una prostituta (certo non di professione, una amatoriale direi). Quindi anche fare sesso per ottenere piacere o togliersi uno sfizio fa cadere chiunque lo faccia (maschi compresi) nella categoria prostituta. La prostituta sua cliente (o paziente se preferisce) mentiva a se stessa, doppiamente visto che vendere i sentimenti è impossibile, è una regola dell’universo, nessuno ha il controllo sui sentimenti, se ci sono ci sono se non ci sono non ci sono, punto. Tra l’altro visto che viviamo un’esperienza materiale il fatto che la prostituta vendesse il suo corpo implica che indifferentemente dai sentimenti presenti non le sarebbe possibile Amare qualcuno, visto che Amare (che è l’unico vero sentimento) implica concedersi ad un altro totalmente e incondizionatamente…e mi pare che chi si vende non può donare ciò che ha già venduto e debba mettere condizioni per continuare a vedere quello che vende. Lo stesso discorso ovviamente vale anche per chi non fa la prostituta di professione (maschi compresi).

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