ANSIA E PANICO: I NOSTRI MIGLIORI CONSIGLIERI

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I nostri consiglieri sono anche l'ansia e il panico

Siamo abituati a considerare l’ansia come un pesante fardello da eliminare in ogni modo non appena si faccia un po’ più insistente e invece l’ansia è un aiuto potente che la nostra interiorità ci fornisce per farci capire dove sbagliamo nella strada verso la felicità.

L’ansia è una risposta naturale ad eventi quotidiani e dovrebbe coincidere con l’eccitazione, con il desiderio della scoperta e vissuta come un’opportunità di crescita e di esplorazione di sé stessi. Purtroppo la scarsa autostima e la fiducia in sé stessi la fanno diventare conseguenza della preoccupazione, ansia da prestazione e paura del confronto con gli altri.

I sintomi sono inequivocabili e coinvolgono la sfera fisica e quella psichica: tristezza, scarsa motivazione, isolamento, battito cardiaco accelerato, difficoltà respiratorie, paura del futuro e senso di inadeguatezza.

Quando il permanere dei sintomi è tale da impedire il normale scorrimento della vita possiamo parlare di sindrome ansiosa e della necessità di porre un rimedio. Sono molto scettica sull’uso degli psicofarmaci (salvo i casi più gravi) perché se l’ansia è un messaggio che arriva dall’interno di noi stessi spegnerlo significa impedirsi di capire cosa c’è che non va e aprire la strada alle recidive, che hanno lo scopo, per l’appunto, di reinviare il messaggio ignorato. L’atteggiamento corretto è quello di fermarci ad ascoltare le sensazioni del corpo e capire dove stiamo agendo contro noi stessi invece che a favore. Solo così potremo eliminare il problema alla radice e smettere di concentrarci solo sull’effetto, l’ansia appunto.

Ansia e panico non sono la stessa cosa ed il secondo non è un aggravamento dell’altra.

L’attacco di panico ha sintomi spesso scambiati con l’infarto o gravi problemi respiratori. Tachicardia, perdita dei sensi, eccessiva sudorazione, difficoltà respiratoria spesso costringono ad una corsa al Pronto Soccorso che si risolve con un calmante. Il senso di terrore, anche se in assenza di un agente che lo provochi, è fortissimo. Di solito dopo il primo episodio se ne presenta un altro, magari a distanza di qualche mese, dopodiché gli attacchi cominciano a farsi sempre più frequenti, tanto da costringere a cercare un aiuto.

In realtà non esiste alcuna patologia: chi soffre di attacchi di panico è sanissimo, non ha malattie, ma solo il bisogno di cambiare qualcosa nella sua vita. Chi ne soffre è generalmente una persona eccessivamente altruista, che si preoccupa più di accontentare gli altri che se stesso, sacrificando scelte e sviluppi della propria esistenza. Il problema è che non ne è assolutamente consapevole, tende a minimizzare le proprie insoddisfazioni e solo il panico è capace di spezzare il circolo vizioso, costringendolo a fermarsi forzatamente e occuparsi in profondità di se stesso.

Per questo ho definito ansia e panico i nostri migliori consiglieri e cercare di spegnerli senza comprensione avrebbe la stessa valenza che svitare la lampadina della spia della benzina dell’automobile, invece che fermarsi a far rifornimento.

Il nostro corpo è una perfetta macchina meravigliosa e tutto quello che accade ha un sua ragione d’essere, imparare a decifrarne i segnali aiuta a vivere con consapevolezza e felicità.

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